Tatti Mariasilvia

L’antico mascherato

Roma antica e moderna nel Settecento. Letteratura, melodramma, teatro
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Argomento: Letteratura/Letteratura italiana
Collana: Quaderni di storia della critica e delle poetiche/23
anno: 2003
, pagine: 236

ISBN: 978-88-8319-806-9
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I saggi raccolti in questo volume, relativi soprattutto all’ambito romano, sono delle riflessioni sulla memoria dell’antico e sul suo intersecarsi con le nuove frontiere culturali italiane ed europee del Settecento. Mentre la storiografia illuminista mette in discussione il modello esemplare del passato, i personaggi della storia antica continuano a popolare l’immaginario dei letterati nel corso di tutto il secolo fino alla sua burrascosa conclusione, amplificando passioni, conflitti, tensioni.
Al centro di queste riflessioni ci sono Roma e il teatro. Roma offre, come scrive Goethe. una prospettiva “speciale”; qui l’antico (rovine, lingua, scavi, musei) è il presente, ma il presente è contraddittorio e ricco di sorprese, al di là di facili stereotipi sull’apparente inerzia della città eterna. Il teatro, soprattutto quello musicale, costituisce anche esso un osservatorio privilegiato e un indicatore significativo della cultura dell’epoca, tra ancien regime e rivoluzione; i personaggi storici si animano, nei melodrammi di tardo Settecento, di una sensualità moderna, mentre le nuov e tematiche vengono rapidamente assimilate dai librettisti, spesso letterati eclettici e irregolari.
La maschera del titolo da un lato allude ai molteplici travestimenti dell’antico nel suo intersecarsi con il moderno e alle contraddizioni che scaturiscono dall’incontro tra immagini perfette ma irreali di virtù e eroismo, tra una dimensione epica e compiuta e la materialità dissacrante del presente; dall’altro allude all’ultimo capitolo, alla maschera omerica nel segno della quale Vittorio Alfieri, uno dei protagonisti di questo rapporto contraddittorio con il passato assieme a Pietro Metastasio, Vincenzo Monti, Alessandro Verri, conclude la sua Vita, nel tentativo di costruire un impossibile identità tra la dimensione letteraria e quella anagrafica, tra l’eroe e l’uomo immerso nella storia.
I personaggi della storia romana fatti rivivere nei romanzi, nel teatro e nel melodramma sono maschere attraverso cui parlare dell’uomo moderno; come tutti gli straniamentì anche quello nel tempo, e anche se un tempo familiare come quello della classicità, permette di rivolgere uno sguardo più lucido al presente, alle dinamiche sociali e politiche, alle metamorfosi dell’io, che da un mondo senza luogo e senza tempo, cristallizzato in una lontananza mitica, vengono restituiti, sempre e ovunque, alla contemporaneità e ai limiti concreti della sua incompiutezza.

Mariasilvia Tatti ha studiato a Roma, Parigi, Torino e lavora attualmente presso il Dipartimento di Italianisoica e Spettacolo dell’Università “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato Le tempeste della vita. La Ietteratura degli esuli italìani in Francia nel 1799 (Parigi, Champion, t999) e diversi studi sui rapporti culturali italo-francesi tra Sette e Ottocento apparsi in riviste italiane e straniere. Si e occupata di letteratura teatrale e ha curato un’edizione delle Opere di Metastasio e gli Aneddoti piacevoli e interessanti del musicista Giacomo Gotifredo Ferrari.

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