De Caprio Caterina
ISBN: 978-88-7870-426-8
La scrittura dal passo lieve
Argomento: Critica letteraria
Collana: Strumenti di ricerca/85
Collana: Strumenti di ricerca/85
anno: 2009
, pagine: 316
ISBN: 978-88-7870-426-8
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Attraverso una campionatura che riguarda gli ultimi tre secoli della nostra letteratura è emerso un denominatore comune che fa della leggerezza apparente un modo per attraversare la gravità dei tempi e giudicarli, mantenendo il carattere aereo di raffinata finzione per una scrittura di tono pensoso. I maestri di stile presi ad esempio sono, per tempi e modi diversi, Parini, Leopardi, Collodi, Campanile, Calvino e Sciascia. Nel coniugare insieme astrazione e concretezza, grazie agli ammiccamenti dell’ironia ed agli straniamenti umoristici, la loro scrittura rende possibile un’esatta percezione del reale, al di là dell’esibito di stanziamento da esso.
Tale strategia conferma la forza di una linea culturale che affascina per la sua spregiudicatezza e sovente per la sua capacità di dar consistenza ad un progetto di autoeducazione morale.
Caterina De Caprio è professore associato di Letteratura italiana presso l’Università di Napoli “L’Orientale”.
Ha organizzato, curandone gli Atti, i Convegni napoletani Il fantastico e il visibile. L’itinerario di Calvino (2000); Paesaggio e memoria: Anna Maria Ortese (2003); La tradizione del “cunto” da G.B. Basile a D. Rea (2007).
Ha curato la riproposta editoriale di autori ottocenteschi (Faldella, Verdinois, Serao) ed è autrice dei volumi: Achille Campanile e l’alea della scrittura (1990); La sfida di Aracne. Studi su I. Calvino (1996); Inaffidabili e pellegrini Viaggiatori italiani tra Ottocento e Novecento (2000).
Tale strategia conferma la forza di una linea culturale che affascina per la sua spregiudicatezza e sovente per la sua capacità di dar consistenza ad un progetto di autoeducazione morale.
Caterina De Caprio è professore associato di Letteratura italiana presso l’Università di Napoli “L’Orientale”.
Ha organizzato, curandone gli Atti, i Convegni napoletani Il fantastico e il visibile. L’itinerario di Calvino (2000); Paesaggio e memoria: Anna Maria Ortese (2003); La tradizione del “cunto” da G.B. Basile a D. Rea (2007).
Ha curato la riproposta editoriale di autori ottocenteschi (Faldella, Verdinois, Serao) ed è autrice dei volumi: Achille Campanile e l’alea della scrittura (1990); La sfida di Aracne. Studi su I. Calvino (1996); Inaffidabili e pellegrini Viaggiatori italiani tra Ottocento e Novecento (2000).
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