Quondam Amedeo

Una guerra perduta

Il libro letterario del Rinascimento e la censura della Chiesa
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Argomento: Storia/Letteratura/Critica Letteraria
Collana: Europa delle Corti/165
anno: 2022
, pagine: 732

ISBN: 978-88-6897-257-8
45,00 €
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La scelta dell’immagine di copertina è intenzionale: il luogo dei libri è sempre stata la Biblioteca, un luogo fragile e spesso effimero, a causa soprattutto del tempus edax e di quei fata che sono propri dei libri, ma anche per colpa dell’uomo, come nel caso della Biblioteca dei Girolamini a Napoli, depredata dall’umana avidità e ora restituita alla sua dignità. Per questo è stata posta in copertina. La Biblioteca dei Girolamini intende rappresentare tutte le altre Biblioteche comunque sopravvissute con il loro patrimonio di libri antichi: biblioteche che accolgono anche i libri della letteratura del Rinascimento scampati all’inesorabilità del tempo e all’incuria dell’uomo, nonché alla guerra che nella seconda metà del Cinquecento fu loro mossa (unilateralmente) dalla Chiesa.

Le Biblioteche antiche e moderne, oggi solidalmente in OPAC e METAOPAC, certificano la sconfitta del censore, che con orgogliosa tracotanza volle muovere guerra alla letteratura per raddrizzare quelle che considerava le sue deviazioni di sempre (per alcuni era semplicemente da estirpare tutta, in blocco). Malgrado le devastazioni, non solo materiali, prodotte, il progetto del censore naufragò nel troppo vasto mare dei libri, di quelli già editi e di quelli pubblicati senza sosta e ovunque. E soprattutto incontrò la resistenza del mondo del libro e della letteratura, gelosi entrambi delle proprie autonomie. Della sua perduta guerra il censore è stato considerato per troppo tempo protagonista esclusivo, senza che fosse mai sottoposto a verifica fattuale il reale impatto del suo progetto anche oltre la sua prima fase di elaborazione ed esecuzione, e senza che fosse mai data voce agli altri protagonisti di questa storia, spesso drammatica per loro: cioè, a tutte le figure variamente impegnate nei campi del libro tipografico (autori, editori, commercianti, librai, e così via: lettori compresi, soprattutto i lettori, anzi). Questo libro è dalla parte del libro letterario e del suo mondo: con ostinata pazienza ricerca le tracce (vistose: basta cercarle!) della sua resistenza al censore, e ne certifica la sostanziale sconfitta. Le tante (troppe) pagine di questo libro rendicontano minuziosamente il lavoro certosino che è stato speso per documentare che nulla del libro letterario del Rinascimento è andato perduto.

Nulla.

Indice


Parte prima 

Leggendo e criticando Rinascimento perduto: con divagazioni 

DIVAGAZIONE PRIMA: La scoperta di Gabriele Barri, uno strano prete integralista 

Gli Indici e le “regole”: strategie e tattiche romane per l’«accerchiamento» della letteratura 

DIVAGAZIONE SECONDA: Entra in scena il gesuita Possevino 

Di censura non ce n’è una sola 

Possevino e Vives 

Possevino e la stampa e conservazione dei libri 

Possevino progetta la Biblioteca cattolica che mai ci sarà 

Possevino, Amadigi e Satanasso 

Concludendo la ricognizione nella Bibliotheca selecta 

Conflitti tra istituzioni romane e difficoltà operative: la devastazione impossibile 

Nella vertigine delle liste 

Cercando di osservare la censura dal punto di vista del censore 

DIVAGAZIONE TERZA: La letteratura che muore e la letteratura che vive: 

da Roma bernesca a Venezia incognita 

DIVAGAZIONE QUARTA: L’orgoglio (punito) degli scrittori moderni: 

il caso di Ferrante Pallavicino 

Nessuno è perduto 

Il folle desiderio di espurgare tutti i libri “scorretti” e “cattivi” 

DIVAGAZIONE QUINTA: Il censore avveduto (e patetico e feroce): 

Vincenzo Bonardo OP 

La “devastazione” fu di libri non di testi: e nessuno – ripeto – è perduto 

Digressioni sulla necessità di contare e pesare: anche i libri 

La letteratura nell’età del Concilio di Trento 

Un primo riscontro sui dati: le “tre corone” (e Bembo) e la censura 

Riflettendo su questi primi dati: cosa dicono in merito al rapporto tra censura e letteratura 

La questione del poema tra Ariosto e Tasso: la sconfitta dei censori 

DIVAGAZIONE SESTA: Metamorfosi di un genere: il poema sacro Fra Lodovico, il suo amico e il poema sacro 

Nel sistema dei titoli, cioè le vie (e le vite) del poema: eroico | epico | sacro 

Altre minute osservazioni sul settimo capitolo di Rp 

DIVAGAZIONE SETTIMA: Cosa ci potrebbe dire la letteratura religiosa 

tra Cinque e Seicento? 

La lucida oltranza di Marino 

OTTAVA: Le ragioni della letteratura 1

Le ragioni della letteratura 2 

Il Rinascimento che si è perduto in Rinascimento perduto 

DIVAGAZIONE NONA: Nel giardino di Annemasse 

Congedo 

Parte seconda

Girovagando per antiche biblioteche private 

I libri di casa Bernini, a Roma 

1664: il nuovo Indice (dopo papa Barberini) 

A Napoli: la biblioteca di Matteo di Capua, Principe di Conca e conte di Palena 

La biblioteca (in più luoghi) di Galileo Galilei 

A Guastalla: la biblioteca di Bernardino Baldi, abate, poeta e matematico

A Padova: la biblioteca di Gian Vincenzo Pinelli 

Qualche valutazione conclusiva e qualche esercizio di fact checking su dati bibliografici 

Parte terza

La letteratura del Rinascimento in convento 

Le biblioteche degli ordini religiosi regolari 

Sobrie istruzioni per l’uso dei dati che seguiranno

Le “tre corone” in convento 

Entrando nei conventi e nelle loro celle: con il senso delle differenze e delle proporzioni 

Il problema della Bibbia volgare 

La letteratura del Rinascimento nelle biblioteche conventuali 

I libri di lettere e gli strumenti per scriverle 

La parte dei poeti e dei libri di rime 

Un secolo di commedie, tragedie e pastorali 

I libri di svago e di evasione: altri romanzi 

A Padova, nelle celle di San Giovanni da Verdara 

I libri delle monache 

Erasmo e la censura della Chiesa di Roma 

Le liste dei libri proibiti o sospesi (espurgandi o sospetti) 

Ancora un riscontro: tra i libri del territorio dell’Abbazia di Montevergine

L’ultima lista 

Appendice: Lista di altre opere e altri autori di libri volgari 

Parte ultima

Uno sguardo da altrove: la Biblioteca del duca August a Wolfenbüttel 

Epilogo 

Parte prima 

Leggendo e criticando Rinascimento perduto: con divagazioni 

DIVAGAZIONE PRIMA: La scoperta di Gabriele Barri, uno strano prete integralista 

Gli Indici e le “regole”: strategie e tattiche romane per l’«accerchiamento» della letteratura 

DIVAGAZIONE SECONDA: Entra in scena il gesuita Possevino 

Di censura non ce n’è una sola 

Possevino e Vives 

Possevino e la stampa e conservazione dei libri 

Possevino progetta la Biblioteca cattolica che mai ci sarà 

Possevino, Amadigi e Satanasso 

Concludendo la ricognizione nella Bibliotheca selecta 

Conflitti tra istituzioni romane e difficoltà operative: la devastazione impossibile 

Nella vertigine delle liste 

Cercando di osservare la censura dal punto di vista del censore 

DIVAGAZIONE TERZA: La letteratura che muore e la letteratura che vive: 

da Roma bernesca a Venezia incognita 

DIVAGAZIONE QUARTA: L’orgoglio (punito) degli scrittori moderni: 

il caso di Ferrante Pallavicino 

Nessuno è perduto 

Il folle desiderio di espurgare tutti i libri “scorretti” e “cattivi” 

DIVAGAZIONE QUINTA: Il censore avveduto (e patetico e feroce): 

Vincenzo Bonardo OP 

La “devastazione” fu di libri non di testi: e nessuno – ripeto – è perduto 

Digressioni sulla necessità di contare e pesare: anche i libri 

La letteratura nell’età del Concilio di Trento 

Un primo riscontro sui dati: le “tre corone” (e Bembo) e la censura 

Riflettendo su questi primi dati: cosa dicono in merito al rapporto tra censura e letteratura 

La questione del poema tra Ariosto e Tasso: la sconfitta dei censori 

DIVAGAZIONE SESTA: Metamorfosi di un genere: il poema sacro Fra Lodovico, il suo amico e il poema sacro 

Nel sistema dei titoli, cioè le vie (e le vite) del poema: eroico | epico | sacro 

Altre minute osservazioni sul settimo capitolo di Rp 

DIVAGAZIONE SETTIMA: Cosa ci potrebbe dire la letteratura religiosa 

tra Cinque e Seicento? 

La lucida oltranza di Marino 

OTTAVA: Le ragioni della letteratura 1

Le ragioni della letteratura 2 

Il Rinascimento che si è perduto in Rinascimento perduto 

DIVAGAZIONE NONA: Nel giardino di Annemasse 

Congedo 

Parte seconda

Girovagando per antiche biblioteche private 

I libri di casa Bernini, a Roma 

1664: il nuovo Indice (dopo papa Barberini) 

A Napoli: la biblioteca di Matteo di Capua, Principe di Conca e conte di Palena 

La biblioteca (in più luoghi) di Galileo Galilei 

A Guastalla: la biblioteca di Bernardino Baldi, abate, poeta e matematico

A Padova: la biblioteca di Gian Vincenzo Pinelli 

Qualche valutazione conclusiva e qualche esercizio di fact checking su dati bibliografici 

Parte terza

La letteratura del Rinascimento in convento 

Le biblioteche degli ordini religiosi regolari 

Sobrie istruzioni per l’uso dei dati che seguiranno

Le “tre corone” in convento 

Entrando nei conventi e nelle loro celle: con il senso delle differenze e delle proporzioni 

Il problema della Bibbia volgare 

La letteratura del Rinascimento nelle biblioteche conventuali 

I libri di lettere e gli strumenti per scriverle 

La parte dei poeti e dei libri di rime 

Un secolo di commedie, tragedie e pastorali 

I libri di svago e di evasione: altri romanzi 

A Padova, nelle celle di San Giovanni da Verdara 

I libri delle monache 

Erasmo e la censura della Chiesa di Roma 

Le liste dei libri proibiti o sospesi (espurgandi o sospetti) 

Ancora un riscontro: tra i libri del territorio dell’Abbazia di Montevergine

L’ultima lista 

Appendice: Lista di altre opere e altri autori di libri volgari 

Parte ultima

Uno sguardo da altrove: la Biblioteca del duca August a Wolfenbüttel 

Epilogo 

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