Grande Maurizio

Il cinema in profondità di campo

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stato: Disponibile
Argomento: Cinema e spettacolo
Collana: Pensare lo spettacolo/5
anno: 2003
, pagine: 440

ISBN: 978-88-8319-836-6
25,00 €
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«Fare una teoria del cinema è qualcosa di diverso dal produrre una “riflessione” sul cinema; è creare i concetti che rispondano ai problemi posti dal cinema. È approntare una teoria della materia, delle percezioni, dell’azione, degli affetti in un universo ricostituito dal cinema e in una serie di mondi “fabbricati” dai film. Non è illegittimo, in questa prospettiva, pensare il Potëmkin, Giovanna D’Arco, Lulu. L’Uomo-Bestia da Preda, lo Spirito del Land. il Criminale Metafisico. il Gran Khan Kane. Umberto D., lo Spettatore Visionario, la Dispersa, Accattone, come figure estetiche del cinema create rispettivamente da Ejzenštejn, Dreyer. Pabst, Stroheim. Ford. Hitchcock, Orson Welles, De Sica. Fellini, Antonioni, Pasolini». Queste parole, tratte dal saggio conclusivo del volume, incluso in una sezione dedicata a Deleuze, definiscono l’approdo del percorso di Maurizio Grande teorico del cinema. Un percorso per molti versi esemplare e originale, iniziato negli anni Settanta con la semiotica e poi sviluppatosi attraverso campi problematici, aree tematiche e prospettive teoriche diverse che articolano le grandi sezioni del libro: “Immagine, immaginario, simbolo”, “Racconto, narrazione, scrittura”, “Il cinema e le altre arti”, “Il discorso critico”, “Ejzenštejn, composizione e montaggio”: prospettive intrecciate agli incontri con i grandi teorici: oltre a Ejzenštejn e Deleuze, Arnheim, Morin, Pasolini. Il cinema in profondità di campo non è soltanto il resoconto straordinario del percorso teorico sul cinema di uno dei più autorevoli studiosi italiani di spettacolo, ma è anche una mappa esemplare del pensiero del cinema in Italia a partire dagli anni Settanta. Una mappa e un percorso ricostruiti da Roberto De Gaetano nell’ampio saggio introduttivo.Saggista. docente universitario, autore teatrale, Maurizio Grande (Roma 1944-Siena 1996) è stato uno degli studiosi di spettacolo più innovativi degli ultimi decenni. Si è occupato di estetica e semiotica. e ha dedicato illuminanti studi a problemi. teorie, momenti e personalità dello spettacolo, da Ejzenštejn a Deleuze. dal teatro di sperimentazione alla commedia cinematografica, da Zavattini a Ferreri. da Carmelo Bene alle “figure femminili” nella letteratura drammatica. E stato professore ordinario di teatro e di cinema, insegnando presso l’Università di Roma “La Sapienza”, l’Università della Calabria, l’Università di Siena e la Sorbonne Nouvelle di Parigi. In questa stessa collana è stato di recente pubblicato La commedia all’italiana.

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