Pensare la politica

Questo testo nasce dall’accademia ma non vuole essere un testo accademico. Esso si rivolge a tutti coloro che vogliono ragionare di politica senza gli eccessivi bizantinismi propri di una certa cultura politologica. Si rivolge allo studente, all’uomo di cultura, al giornalista che deve interpretare gli eventi quotidiani e al cittadino elettore, che deve compiere una scelta sempre difficile. Esso affronta soprattutto due temi essenziali per la comprensione dell’universo politico: il potere e lo Stato nelle loro differenti manifestazioni. Il potere è una realtà sociale prima che politica e trova in questa una sua istituzionalizzazione. Lo Stato è l’ordine politico che si è sviluppato con la modernità. Ora questo ordine è sconvolto nelle sue principali componenti: nel principio della sovranità che subisce la pressione di poteri sociali e internazionali, nel territorio, per la permeabilità dei confini, nel popolo, per l’invadenza dei fenomeni di massa, e nell’ordine giuridico per l’indebolimento della certezza del diritto.Quale sarà il futuro dello Stato e con esso della politica moderna?
Se la sovranità è la supremazia dell’ordine e del potere legittimato non c’è società che ne possa fare a meno. Se la politica è il destino di ogni aggregazione sociale, ad essa dobbiamo rivolgere la massima attenzione. Se la democrazia è la forma politica più raffinata e civile della modernità dobbiamo trasferirne il senso e i valori in nuove forme di organizzazione politica. Il futuro è una sfida per lo Stato e per la politica. Una sfida che solo la nuova generazione e una nuova cultura politica potranno superare.