Spregelburd Rafael

Il teatro, la vita e altre catastrofi

Domande, ipotesi, procedimenti
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stato: Disponibile
Collana: Biblioteca teatrale/Videoteca teatrale/10
Argomento: Teatro e critica teatrale
anno: 2014
, pagine: 204

ISBN: 978-88-7870-961-4
20,00 €
19,00 €
Risparmi:
1,00 €
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Premesse di Manuela Cherubini e Giovanni Iorio Giannoli
Saggi di Rafael Spregelburd
Commenti di Natacha Koss e Bernardo BorkenztainSzeiman
Apparati a cura di M. Cherubini e G.I. Giannoli

Rafael Spregelburd è l’autore prolifico di testi teatrali messi in scena oramai in tutto il mondo; è attore, regista, sceneggiatore, presentatore, traduttore di Pinter, di Berkoff, di Swan, di Kane, di von Mayenburg e di altri, editorialista e calciatore (ad honorem). Ma è anche un brillante saggista, che si misura con questioni teoriche fondamentali della drammaturgia e del pensiero contemporanei. In questa raccolta (la prima in Italia), Spregelburd propone innanzi tutto domande: cosa ne è del reale, in un mondo pervaso da fiction? Dove sta, a questo
punto, la pura menzogna? Perché andiamo a teatro, a vedere e sentire menzogne? Cosa è mai la politica? Se la politica ha assunto le forme dello spettacolo, quali possono essere le forme specifiche della messa in scena teatrale? Come viviamo, oggi, lo spazio ed il tempo? Quale deve essere la lunghezza ottimale di un testo? Qual è mai lo spirito caratteristico dei nostri tempi? Azzardando risposte, Spregelburd avanza una serie di ipotesi, che riguardano le nozioni di apparenza, di rappresentanza, di figura e di sfondo, di ordine e caos, di
complessità, di crisi, di centro e di periferia, di tradizione, di linguaggio e di ritmo. Quanto infine al mestiere del drammaturgo (o del “teatrista”, come preferisce chiamarsi), Spregelburd propone alcuni criteri, regole o procedimenti, in parte desunti da domini completamente diversi: le regole fondamentali della percezione gestaltica, le proprietà matematiche dei frattali, la dinamica delle catastrofi, le condizioni dialogiche e pragmatiche della comunicazione tra parlanti. Ne emerge un quadro vivissimo della condizione culturale e artistica di una
capitale “periferica” come Buenos Aires, che tende però ad assomigliare sempre di più alle capitali del nostro “centro” europeo; oppure, meglio, alla precarietà, all’incertezza e alla mobilità che contraddistingue senza distinzione la condizione contemporanea, così globale, così esposta a catastrofi.

Rafael Spregelburd è nato a Buenos Aires il 30 aprile 1970. È stato allievo di Ricardo Bartis, Mauricio Kartun e José Sanchis Sinisterra. Ha scritto a tutt’oggi più di trenta opere teatrali, che gli hanno valso numerosi premi internazionali, commissioni e residenze presso istituzioni di grande prestigio: il Royal Court Theatre e il National Theatre di Londra, la Deutsches Schauspielhaus di Amburgo, la Akademie Schloß Solitude e il Theaterhaus di Stoccarda, la Schaubühne di Berlino, il Nationaltheater di Mannheim, il Badisches Staatstheater di Karlsruhe,
il Chapter Arts Centre di Cardiff, l’École des Maîtres di Udine, Coimbra, Liege e Reims. Nel 1994, insieme ad Andrea Garrote, ha fondato la compagnia El Patrón Vázquez, con la quale ha messo in scena la maggior parte delle sue opere.

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