Il problema dei marginali tra gli indios dell’Amazzonia

Tutti i proventi derivanti dalla commercializzazione delle opere di questa collanaverranno devoluti in favore della causa indigena, attraverso il Gruppo Ricerca Amerindiani della Fondazione Internazionale Lelio Basso.

Da un quarto di secolo, questo libricino, senza tante pretese, che ora viene ristampato nella collana “Laboratorio di Ricerca sul Campo”, ha permesso a molti studenti che si avvicinavano alle scienze etnologiche o antropologiche, come si preferisce, di incominciare a conoscere, credo anche ad amare ed apprezzare il complesso mondo amazzonico, con tutti i suoi problemi e situazioni complesse. Con parole semplici vengono spiegati argomenti spesso di non facile comprensione. Dopo aver introdotto l’ambiente amazzonico si spiega l’influenza che questo ha esercitato, ed ancora esercita, sulla cultura degli uomini che vivono nella foresta amazzonica. A questo punto vengono proposte le varie ipotesi che sono state fatte sul popolamento di quest’area, dai problemi geologici a quelli biologici, per arrivare fino alla genetica con il “fattore Diego-negativo”. Degli uomini che vivono da queste parti si incominciano ad avere delle tracce reali e con l’aiuto delle testimonianze archeologiche si riesce a tracciare una mappa, sulla quale con l’aiuto della glottocronologia e della linguistica si individuano le are culturali. A questo punto deviando dalla strada maestra si affronta il problema dei Marginali tra gli indios dell’Amazzonia. Il gioco e fatto, dalle ultime ricerche sul campo – di venticinque anni fa’ – vengono descritte sinteticamente l’organizzazione sociale, la cultura materiale, le attività di sussistenza e il mondo soprannaturale. Inoltre nella parte dei Confronti, per addentrarsi meglio in questo mondo meraviglioso vengono riportati una ventina di brani dei più interessanti libri dei più prestigiosi studiosi di questi argomenti. Il libro si conclude con un nuovo capitolo, dove attraverso una seconda intervista ad uno sciamano yanomamo, realizzata trent’anni dopo il primo incontro, si tenta di spiegare la sua visione del mondo degli spiriti.