Gentili Augusto

La bilancia dell’arcangelo

Vedere i dettagli nella pittura veneziana del Cinquecento
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stato: Esaurito
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Argomento: Arte - architerttura - urbanistica
Collana: Europa delle Corti/144
anno: 2009
, pagine: 272 con illustrazioni

ISBN: 978-88-7870-416-9
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Questa è una raccolta di studi, rappresentativi di metodi e strumenti sviluppati in tanti anni di ricerca: l’attenzione ai documenti e alle fonti, l’erudizione filologico-letteraria, la pratica di un’iconologia rigorosamente contestuale, il ricorso alle scienze della retorica e della semiotica per seguire e capire il linguaggio dei pittori, che queste scienze le conoscevano benissimo (anche se non le chiamavano così). E poi - dichiarata fin dal sottotitolo – l’insistenza sul vedere, e vedere i dettagli, perché i quadri bisogna vederli da vicino e vedere tutto: il primo documento fondamentale per un quadro è il quadro stesso, non il documento d’archivio, non la fonte scritta. Naturalmente non parlo di un vedere ingenuo, o meccanico, o solo percettivo, ma di un vedere in quanto conoscere e riconoscere, facendo appello all’enciclopedia delle scienze umane, o (se preferite) alla tradizione idealmente completa di scritture e immagini dai mondi antichi al Cinquecento. In ogni modo, tantissimi chiarimenti di metodo e di pratica sono disseminati nei diversi capitoli.Gli studi scelti in questa raccolta, attraversano la pittura veneziana del Cinquecento seguendo il filo rosso dei temi cristiani: la devozione pubblica e privata - ma anche la storia, la leggenda, la profezia - nel contesto della discussione religiosa del secolo e dell’azione concreta dei suoi protagonisti (o almeno di qualcuno di loro), di regola ignorate dagli storici dell’arte o risolte con semplicistiche contrapposizioni di categorie generali (tipo: Riforma e Controriforma, eresia e ortodossia), come se fra questi e altri poli non vi fossero centinaia di esperienze diverse di conflitto e separazione, ma anche di conciliazione e integrazione, lontane dalle dispute teologali e vissute nei pensieri e nei comportamenti diffusi dei singoli, dei gruppi, delle istituzioni. E, naturalmente, dei pittori e dei loro committenti.IndiceAi lettori Parte PrimaPittura di racconto e racconto della pittura. Le storie di CarpaccioII paesaggio della devozione. Le allegorie cristiane di Giovanni BelliniIn Cima. Smontando e rimontando le costruzioni simboliche delle pale d'altareL’ira del cielo e la decadenza delle arti. Giorgione e il fregio di CastelfrancoIncontri di famiglia. Vittore Carpaccio e Alvise Vivarini a TrevisoPadroni di casa. Carpaccio a San Giobbe e a San Giorgio MaggioreVenezia tra Ancona e Ragusa. La pala Gozzi di TizianoLasciando i giardini. Percorsi e pensieri di Lorenzo Lotto Parte secondaII viaggio e il destino. La religione di Jacopo Bassano La borsa di Giuda e il dito di Tommaso. L’Ultima cena di Jacopo BassanoEster, che Fortuna! Paolo Veronese a San Sebastiano Un angelo senza giglio. L’Annunciazione di Tiziano a San Salvador“Lagrime caldissime”. Tiziano e la Maddalena nel desertoVedere i miracoli. Politiche della guarigione in Tintoretto e VeroneseTempi della narrazione e tempo dell’allegoria. Tintoretto alla Madonna dell’Orto, a San Cassiano, alla Scuola Grande di San RoccoII braccio del ladro. La Cena in casa del fariseo di Paolo Veronese: dettagliIndiciReferenze fotografiche

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