a cura di: Di Renzo Ernesto

La malattia e la sua cura

Contributi di antropologia storica
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stato: Disponibile
Argomento: Antropologia culturale
Collana: Antropologia e storia/5
anno: 2004
, pagine: XIV + 226

ISBN: 978-88-8319-948-6
19,00 €
18,05 €
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La collana. Questa collana si propone di offrire ragionate ed agevoli “incursioni” nei più diversi ambiti culturali, sollecitando il lettore attraverso una gamma di occasioni e di spunti di riflessione acquisiti grazie al metodo storico-comparato: ossia attraverso quel metodo che, già fecondamente proposto da lucidi Maestri, è il più idoneo – a nostro avviso – a rispondere ai tanti problemi che la nuova realtà “globale” propone. Dare conto, attraverso una sensata comparazione, della peculiarità dei sistemi culturali e rapportarsi consapevolmente – aldilà di ogni certezza metastorica – con il senso acquisito dai singoli momenti storici e dagli specifici orizzonti culturali vuol dire (oggi più che mai) avere una presenza responsabilmente attiva nell’“attualità”. Ora, se i volumi di questa collana, sia pure nei limiti di uno strumento mediale di non vasta incisività, contribuiranno a sollecitare le tensioni “civiche” dei nostri attenti lettori (inducendo a riflettere sulla legittimità di tanti approdi diversi), sarà per noi questo un grande traguardo e un generoso premio.

Il volume. La malattia si configura come un campo di significati la cui natura polisemica, le cui più o meno sofisticate ipotesi esplicative, i cui risvolti sociali e culturali difficilmente possono essere circoscritti nei limiti di un sapere “angusto” quale quello identificato dalla moderna bio-medicina. Molteplici e differenti appaiono infatti le modalità con le quali, di volta in volta, si è proceduto nel decifrare natura e causa delle malattie; così come molteplici e differenti si configurano i rimedi messi in atto per eliminare, o padroneggiare, gli effetti sfavorevoli da esse derivanti. I saggi monografici che compongono le sezioni di questo volume, rapportandosi ad ambiti geograficamente e cronologicamente eterogenei, sono volti a scandagliare nel dedalo infinito delle culture e della storia all’interno del quale il discorso malattia-cura situa i suoi significati. Spaziando dalla dimensione folklorica al mondo etnologico, dalla contemporaneità in atto ai trascorsi temporali, dall’umanamente vicino al culturalmente alieno, dai comportamenti magico-religiosi al pensiero scientifico-razionale, l’immagine della malattia che si è tentato di ricomporre è quella di una modalità “negativa” e ambigua dell’esistenza che necessita di un costante intervento operativo da parte delle società umane. Un intervento interpretativo e risanatore volto a preservare l’uomo, e con lui l’intera collettività cui appartiene, dal rischio del non esserci quale “soggetto attivo” nel mondo e nella storia.

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