a cura di: Pesenti Maria Chiara , Marti Roland

Libro manoscritto e libro a stampa nel mondo slavo (XV-XX sec.)

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stato: Disponibile
Collana: Biblioteca Ambrosiana - Slavica Ambrosiana/5
Argomento: Letteratura/Storia e documenti
anno: 2015
, pagine: 230

ISBN: 978-88-7870-985-0
25,00 €
23,75 €
Risparmi:
1,25 €
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Nel 2008 il Cardinale Dionigi Tettamanzi, allora Arcivescovo di Milano, arricchì la Bibliotea Ambrosiana, prossima a compiere quattro secoli di storia, dell’Accademia  Ambrosiana. Essa nacque – con le sue sette Classi di ricerca: Studi Borromaici, Studi Ambrosiani, Slavistica, Italianistica, Studi del Vicino e dell’Estremo Oriente, Studi Greci e Latini – per promuovere in modo coordinato e sistematico ricerche e pubblicazioni di carattere scientifico originate dal confronto, dal dialogo e dallo scambio a livello  internazionale tra gli studiosi delle discipline in essa coltivate. L’anno 2014 ha visto la definitiva approvazione degli Statuti dell’Accademia da parte del Card. Angelo Scola, che ne ha precisato l’alta missione culturale e ha fondato una nuova Classe dedicata agli Studi Africani. Nel 2009 iniziò le sue attività la Classe di Slavistica, il cui campo di studio è quello della materia omonima intesa in senso ampio, senza privilegiare un filone “nazionale” bensì allargando lo sguardo nello spazio (Oriente e Occidente slavo) e nel tempo (dal Medioevo a oggi). Specifico della Classe è il riferimento alla Biblioteca Ambrosiana, vista non solo come “deposito” di materiali di ambito slavistico, ma piuttosto come “sistema culturale integrato”: essa stessa, infatti, con gli anni è divenuta “generatrice di storia”, nella continua ricerca di un equilibrio tra l’identità ambrosiana (insenso locale, ecclesiale, patristico e letterario) e l’apertura alle culture non latine che volle a lei connaturata il Fondatore Federico Borromeo; essa si propone oggi come luogo di studio e punto di incontro tra gli studiosi in vista della creazione di una nuova cultura.Gli ambiti di lavoro della Classe non si limitano, pertanto, al patrimonio librario e codicologico slavo posseduto dalla Biblioteca Ambrosiana, ma si estendono allo studio della figura di Ambrogio e della sua tradizione negli ambiti linguisticoculturali slavi (sia in epoca paleoslava, sia nella successiva letteratura liturgica, devozionale e teologica di ambito cattolico, greco-cattolico, ortodosso e riformato), alla ricerca storica collegata ai carteggi, agli incontri e agli scrtti dei Prefetti e dei Dottori, e più in generale a quanto riguarda la storia delle relazioni tra l’Ambrosiana (e dunque l’ambito milanese) e i Paesi slavi dal XVI secolo ai giorni nostri, comprendendo oltre agli ambiti letterario, filosofico, umanistico, anche quelle discipline che più si collegano alla Pinacoteca e alle Arti (pittura, scultura, architettura…) in essa rappresentate. In questo ampio scenario si collocano le attività della Classe, volte a delineare concreti progetti di ricerca che uniscono Accademici e giovani ricercatori, e i cui risultati saranno via via presentati in occasione dei futuri Dies Academici nonché – come è il caso dell’ultimo saggio del presente volume – pubblicati nella presente collana.I saggi qui contenuti scaturiscono dall’attività accademica della Classe di Slavistica sul tema Libro manoscritto e libro a stampa nel mondo slavo (XV-XX sec.), che è stato approfondito nel corso del Dies Academicus 2014, cui si aggiungono le necessarie informazioni sulla vita del sodalizio.
Francesco Braschi, Introduzione

LIBRO MANOSCRITTO E LIBRO A STAMPA NEL MONDO SLAVO (XV-XX SEC.)
a cura di Roland Marti e Maria Chiara Pesenti

Sergejus Temčinas, L’integrazione culturale nel Granducato Lituano e nel Regno di Polonia: la tradizione libraria cirillica in rus’ka mova e i testi in polacco dei tatari di Lituania
Aleksander Naumow, Manoscritti e libri a stampa nella tradizione rutena (xv-xvi sec.)
Zlata Bojović, I libri a stampa e la loro trascrizione nella tradizione serba medievale
Axinia Džurova, Dal manoscritto al libro stampato. Il ruolo del manoscritto nella Slavia Ortodossa
Vass ja Velinova, Il libro stampato come fonte della tradizione manoscritta dal xvi al xix secolo
Maria Chiara Pesenti, Il foglio volante, in Russia, tra manoscritto e stampa
Roland Marti, Il rapporto fra tradizione manoscritta e tradizione a stampa in sorabo
Valentina Parisi, Anacronismo o innovazione mediale? Lo statuto ambiguo del dattiloscritto nello ‘scenario di scrittura’ del samizdat.
 
Slavica varia
Maria Grazia Bartolini, La Vergine come la sposa del Cantico e la mulier amicta sole di Ap 12 nelle omelie rutene sulla Dormizione: tra influssi latini e continuità del modello bizantino
 
Documenti
Elenco degli Accademici e Organi direttivi
Indice dei nomi di persona

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