Nikolaj Michalovič Foregger (1982-1939)

Questo volume costituisce la prima biografia italiana dedicata a Nikolaj Foregger (Kiev 1892-Mosca 1939), teorico del teatro, regista, coreografo e pedagogo tra i più attivi e poliedrici dell’avanguardia russa.
Lo studio ripercorre la parabola intellettuale di Foregger contestualizzandola nel complesso panorama culturale russo dei primi trent’anni del Novecento, esplicitando la teoria estetica del protagonista attraverso la presentazione dei suoi più significativi scritti sul teatro, sulla danza, l’opera e il circo, materiale finora inedito in Italia. Restituendo l’atmosfera creativa e concitata di un’epoca tra le più feconde della storia del teatro, l’evoluzione artistica foreggeriana è posta in primo piano evidenziando le linee di coesione ed incidenza tra la teoresi del regista e l’attività dei suoi contemporanei (Mejerchol’d, Majakovskij, Ejzens]tejn, FEKS…).
La teoria e le sperimentazioni sceniche foreggeriane emergono nella loro forma originale ed eterogenea, dimostrando di costituire in diversi passaggi momenti di alto sincretismo per la scena teatrale sovietica. A partire dal processo che vede inglobare i generi minori (come il music-hall e il circo) e le forme popolari (come la Commedia dell’Arte), passando attraverso la nascita di un teatro delle maschere sociali sorto sulla scorta dell’esperienza di Majakovskij, fino ad arrivare all’origine di un teatro senza soggetto che sembra precorrere l’idea del “montaggio delle attrazioni”, il lavoro di Foregger per il teatro si accorda al diapason della rivoluzione antirealista, riversandosi anche in ambito coreografico tramite la volontà di attuare una riforma totale della danza e del balletto.